L’accordo di non divulgazione o di riservatezza è un patto stipulato tra il committente e il libero professionista (o l’azienda) che svolgerà il lavoro.
Quest’ultimo si impegna a non divulgare alcuni dati e alcune informazioni di cui viene in possesso durante la frase di lavoro e quella di contrattazione. È una cosa ti può riguardare molte professioni, con delle sfaccettature diverse e con delle peculiarità legate a ogni professione.
Nel caso che ci interessa in questo sito, l’accordo di non divulgazione implica il fatto che il ghostwriter non deve far sapere a nessuno di essere l’autore effettivo dei testi. Soprattutto alla stampa e a ogni altro mezzo di comunicazione.
Questo può riguardare sia libri sia articoli sia altri tipi di testo non riconducibili a queste due categorie.
Di fatto, il ghost writer cede al committente la proprietà intellettuale dell’opera.
Pagamento in visibilità
In questo settore molte aziende pagano in visibilità. Vuol dire che non pagano l’autore ma gli danno la possibilità di firmare i testi. Lercio aveva ironizzato su questa cosa scrivendo qualcosa come
“Precaria apre la busta arancione e scopre che prenderà la pensione in visibilità: l’Inps condividerà tutti quanti i suoi post”.
I rischi per chi paga in visibilità sono non tanto legati alla qualità dei testi quanto al fatto che chi lo produce non ha molta esperienza e, soprattutto, è libero di interrompere la collaborazione se trova qualcosa di remunerativo o un sito che gli dà più visibilità. Non è neanche obbligato a essere costante.
I motivi per fare l’accordo di non divugazione
Invece, di solito, chi viene pagato in denaro ha tutti gli interessi a creare un rapporto continuativo
Ma, soprattutto, scriverà dei testi qualità superiore a quelli di un di una persona alle prime armi, grazie soprattutto all’esperienza che si è fatto nel tempo. Io, ad esempio, ho iniziato a fare esperienza in questo settore nel 2002 e forse anche prima.
Un altro motivo per cui molte aziende preferiscono pagare il ghost in euro e non in visibilità è che non vogliono che compaia una firma esterna all’azienda.
Inoltre, non tutti i lettori capirebbero che un testo non è opera di un esperto in materia ma una persona che sa scrivere. E che, possibilmente, conosce la Seo.
Non per forza il pagamento in visibilità porta a scrivere testi scadenti. Non è vero che ci deve impegnare poco perché possiamo considerare questa fase come una sorta di gavetta in cui il blogger si può mettere in luce e creare testi che, anche se forse un po’ naif, potranno servirli da portfolio. Soprattutto, se ha scritto in contesti prestigiosi.
Se è vero che da una parte l’accorso di non divulgazione vieta al ghost writer di rivelare di essere l’autore del testo, dall’altra parte sarebbe carino da parte del committente lasciare una recensione positiva sito dell’autore o altrove (e magari essescrivere qualche riga di referenza in caso di richiesta) affinché il portfolio si possa arricchire e il/la possa acquisire clienti.
Io propongo un accordo di non divulgazione che mi vincola al segreto professionale (salvo accordi diversi con il committente).
Se siete il titolare o il dirigente di un’azienda, un libero professionista, un negoziante eccetera e siete interessati, contrattemi.