Link esterni: a che cosa servono? Che cosa sono?

Abbiamo visto la linkbuilding, adesso vediamo i link esterni e i link interni.

I link a che cosa servono?

Prima però capiamo bene che cosa sono, che si deve fare e che cosa non si deve fare.

Regole generali

Come probabilmente sapete già, sono collegamenti ad altri siti e ad altre pagine del sito.

Nel primo caso, si ha un link esterno o “seo off-page”.  Questo è un esempio di link esterno.

Che caratteristiche devono avere i link esterni?

Innanzitutto, devono rimandare a siti autorevoli e affidabili. Tra poco vediamo meglio il senso di “autorevoli e affidabili”.  Sicuramente, non devono essere siti di bufale e di fake news.  Se lo fate, rischiate di compromettere l’immagine del vostro sito. Quanto è valido, secondo, un articolo che ne linka uno che sostiene che la Terra è piatta.

Attenzione che serio, autorevole e affidabile non significa famoso.

Ad esempio, un giornale locale non è famoso a livello nazionale ma può essere serio e affidabile (di solito lo sono). E nella sua dimensione locale può essere considerato autorevole (capita spesso).

Un sito di nicchia può essere sconosciuto al grande pubblico, ma essere un punto di riferimento per appassionati e addetti ai lavori.

Infine, un sito o un blog può avere  pochi lettori, ma se lo visitate vi accorgete che è serio (e magari con un link lo aiutate a crescere).

In secondo luogo, deve essere pertinente con la parola che viene linkata. Se cliccate sopra, sulla parola “esempio”, vedrete che rimanda alla voce omonima della Treccani. Lo stesso, mutatis mutandis, vale per “bufale e fake news”.

Naturalmente, bisogna considerare la consuetudine di mettere i link su espressioni come “clicca qui”, “scopri di più”, “articolo correlato”. Anche se forse sono più inerenti alla seo on-page (i link interni).

Secondo me, hanno più funzioni.

La prima è corroborare e provare quanto viene detto. Sono delle specie di fonti. Se io scrivo una cosa che non tutti sanno, come faccio a dimostrare che è vera? Uno dei modi è mettere il link a un sito che ne parla. Quindi, non linkate la frase “Cristoforo Colombo ha scoperto l’America”.

Questo esempio mi dà il modo di parlare del secondo uso che se ne può fare. Io posso dare per scontata una cosa, ma mi può venire il dubbio che qualcuno non la sappia. Ad esempio, io so che Kjaer è il capitano della Danimarca. Ma lo sanno tutti? A questo punto ho tre possibilità.  

1

Ignorare il dubbio.

2

Dirlo, ma molti lettori potrebbero trovarlo inutile e superfluo.

3

Oppure posso mettere il link alla voce di Wikipedia dedicata a Kjaer.

Certo, in questo caso deve essere un articolo per appassionati di calcio.

Il terzo motivo è legato alla lunghezza e alle divagazioni. Se l’articolo deve essere corto, non posso fare troppe divagazioni e soprattutto devo dosare bene le parole. Diciamo che i link esterni sono un modo per risparmiare parole.

In quelli più lunghi ho un po’ più di libertà, ma comunque è meglio non andare troppo fuori tema.

Infine, si possono usare  per

  • far visitare i propri social
  • far leggere le proprie recensioni
  • collegare tra loro i siti che si gestiscono (meglio se c’è qualcosa in comune)
  • aiutare un amico o un sito partner
  • mettere la mappa con il proprio indirizzo

La prossima volta parliamo dei link interni.

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Ps

Ho dimenticato una cosa importante: i link esterni piacciono a Google e Yoast  vi  suggerisce di inserirli (lo considera errore).

 Articolo correlato: che cos’è il seo copywriting.

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