Siete capaci di contare i caratteri e le parole?

contare i caratteri
Sapete come si fa a contare le parole e i caratteri di un testo? Innanzitutto, conoscete la differenza tra battute (o caratteri) e parole? Le parole sono le parole e non ci dilunghiamo oltre. Il gatto beve il latte. Questa frase contiene cinque parole. Ma quanti sono i caratteri? 19, compreso il punto. Ogni lettera conta 1. Ogni spazio conta 1. Ogni segno di punteggiatura conta 1.

COME CONTARE I CARATTERI?

Come si fa a contare i caratteri? Finché sono pochi, è abbastanza facile. Ma quando le parole aumentano, come si fa? Dipende da che cosa utilizzate. Ogni software ha il proprio sistema. Su Word, dovete cliccare su revisioni (si trova in alto, sul centro sinistra)-conteggio parole. Vedrete: numero di parole, numero di caratteri con gli spazi e numero dei caratteri senza spazi, paragrafi e righe. Se selezionate una parte di testo, vi diventa azzurra e potete conoscere i dati inerenti a essa. Su Open Office: strumenti-menu a tendina-conteggio parole. Anche in questo caso, potete vedere quanti caratteri e quante parole ci sono in una determinata porzione di testo. Però non  potete vedere il numero di paragrafi e i caratteri spazi esclusi. Su Documenti di Google: strumenti-menu a tendina-conteggio parole. Word e Documenti di Google mostrano il numero di parole man mano che si scrive (su Google bisogna fleggare sull’opzione). Su Word le vedete in basso a sinistra. Se selezionate una parte del testo, vedete sia il numero di parole globale sia quella che v’interessa in quel momento (esempio: 50/584). Al contrario, Documenti di Google vi dice o l’uno o l’altro. Per intenderci, vedreste 50 oppure 584. Non 50/584. Un altro modo è andare su siti specializzati. Ad esempio, questo, che vi dice anche come si fa nei vari software.

I MOTIVI

Perché serve contare i caratteri? In alcuni tipi di lavoro si ragiona in parole. Ad esempio, quando si parla della lunghezza di un articolo in Seo. Ma in altri bisogna tenere conto delle battute. Gli articoli di giornale si basano sulle battute. Le case editrici utilizzano come unità di misura la cartella, che equivale a 1800 battute (30 righe x 60 battute). Anche nella seo ci sono elementi per cui è utile saper contare i caratteri: titolo e meta descrizione (slug, titolo, metadescrizione). Il limite massimo di battute dipende da sito a sito o da social a social. Se cliccate qui, avrete un quadro esaustivo. Il più famoso è senz’altro Twitter: 280. All’inizio erano 140. Ci sono anche gli sms, che hanno un limite di 160 caratteri. Fino agli Anni 10 di questo secolo spopolavano. Adesso si usano le piattaforme di chat come WhatsApp, Telegram ma anche la messaggeria di Facebook e di Instagram. Se non altro perché sono gratis o quasi. Però gli sms hanno trovato una nuova vita nel marketing. Con questo vi annuncio che sto implementando il servizio di sms marketing. Ancora qualche prova tecnica e sarà sul sito.

Keyword stuffing

Alcuni siti vi dicono anche quante volte e in che percentuale avete usato una parola e questo è utile per evitare il keyword stuffing. Non sono perfetti da questo punto di vista ma è già qualcosa. Che cos’è il keyword stuffing? Consiste nell’esagerare con la parola chiave in un testo. Alcuni lo fanno (o lo facevano) pensando di poter essere indicizzati meglio. Altri lo fanno in buona fede. Il keyword stuffing crea due problemi. Il primo è che non solo non aiuta a salire nella serp ma può essere un fattore di penalizzazione. Soprattutto se il copywriter o il blogger nasconde le parole chiave scrivendole con lo stesso colore dello sfondo (lo si faceva un tempo, oggi non più). Il secondo è che può rendere pesante la lettura e creare una user experience non soddisfacente. E sappiamo che la user experience è sempre più importante anche per i motori di ricerca.
Uno scrittore, un giornalista, un copywriter e un blogger devono conoscere questi elementi tecnici.
Ditemi se avete trovato utile questo articolo.

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