Il lessico della Seo è singolare: dopo i contenuti orfani, ecco la cannibalizzazione delle parole chiave.
Di che cosa si tratta?
Avviene quando si utilizza la stessa keyword per più di un articolo.
In questo modo, i motori di ricerca fanno fatica a indicizzare l’articolo e il posizionamento del sito ne potrebbe risentire. Infatti, cannibalizzazione delle parole chiave significa che vari post di blog o articoli di un sito possono essere classificati per la stessa query di ricerca su Google.
Se si scrivono tanti articoli, è probabile che s’incorra in questo rischio. In pratica, gli articoli del sito competono tra di loro.
Di solito, Google mostra solo 1 o 2 risultati dello stesso sito nei risultati di ricerca per una query specifica. Se il sito è autorevole, anche 3.
Perché la cannibalizzazione delle parole chiave è dannosa per la SEO?
Per colpa della cannibalizzazione delle parole chiave, Google non è in grado di distinguere quale articolo dovrebbe essere classificato più in alto per una determinata query. Il rischio è che, nel dubbio, premi la concorrenza.
Inoltre, si ricevono backlink su più post anziché su uno.
Sappiamo che è importante avere tanti link da altri siti. Tuttavia, con la cannibalizzione delle parole chiave, invece di 10 su una pagina, si rischia di averne 5 su due. E non è la stessa cosa.
Per fortuna, anche in questo caso i plug-in aiutano segnalando se quella kw è già stata utilizzata.
Purtroppo, la cannibalizzazione delle parole chiave può verificarsi anche se si ottimizzano i post con parole chiave quasi uguali. In questo caso, il plug in non può essere d’aiuto.
Anche in questo caso per Google è difficile capire quale dei due articoli sia il più importante.
A dire il vero, su questo argomento c’è anche un’altra scuola di pensiero, secondo cui si possono utilizzare tranquillamente delle kw simili.
Io penso che in medio stat virtus. Usiamo anche parole chiave simili, ma senza esagerare.
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