Qual è il rapporto tra il design e la scrittura?

Qual è il rapporto tra il design e la scrittura?

Approfitto della Milano Design Week per esprimere un concetto che reputo molto importante: secondo me, ci sono delle analogie e dei legami tra il design (e l’architettura) e la scrittura.

FONT E FORMATTAZIONE

Devo, innanzitutto, parlare di font. La scelta del font va fatta con cura perché bisogna soddisfare due esigenze. La prima è la leggibilità e la seconda è la trasmissione della personalità del brand. Faccio una precisazione perché è d’uopo: utilizzo il termine brand per indicare anche i piccoli negozi e le piccole aziende. Lo so che non è corretto ma lo faccio stesso per comodità.

Vi suggerisco di presentare attenzione ai font che vengono utilizzati nei siti, nei blog, nei volantini, nelle insegne e cosi via. Dopodiché, fate caso all’idea che vi trasmette ognuno di quei font. Inoltre, risponde alla domanda: è appropriato? Qual è l’idea che mi dà?

Colori

Oltre al font, occorre scegliere bene il colore dei caratteri, soprattutto in rapporto allo sfondo. La cosa più importante è che sia ben leggibile. Quando ho fatto il corso di redattore multimediale la professoressa m’ insegno che l’ideale è sfondo bianco e testo nero. Sacrifichiamo un po’ di creatività artistica. Anzi, mettiamo la creatività al servizio della funzionalità, proprio come i grandi architetti e i grandi designer (quasi sempre, chi fa una cosa fa anche l’altra).

Sempre in quel corso ho imparato che non bisogna utilizzare il sottolineato perché una parola sottolineata crea nel lettore un’aspettativa: che ci sia un link.

Allo stesso modo, se utilizziamo dei colori per mettere in evidenza delle parole, non usiamo gli stessi dei link (sia di quelli da aprire sia di quelli già aperti).

C’è un altro legame tra la scrittura e il design: alcuni font sono stati creati da designer famosi. Visto che siamo nel periodo della Milano Design Week, ne cito solo: il Bob Noorda. Inventato, appunto, da Bob Noorda, un designer danese. È quello della Metropolitana di Milano. Bob Noorda ha voluto creare un font facilmente leggibile. Anche da lontano e anche da un treno in corsa.

OLTRE LA MILANO DESIGN WEEK: DESIGN, SCRITTURA E ARCHITETTURA

Tuttavia, il rapporto tra la scrittura, soprattutto come copywriting, da una parte e il design e l’architettura dall’ altra è ancora più profondo. Infatti, tutti e tre devono, innanzitutto, essere funzionali alle richieste del committente.

Questo legame è ben evidente nella produzione contemporanea, essenziale, razionalista e minimalista. Infatti, l’aspetto decorativo è molto meno importante rispetto al passato, se non assente del tutto. Per Vico Magistretti ogni elemento doveva avere un’utilità pratica. Ogni componente della lampada Arco dei fratelli Castiglione serve a qualcosa nell’economia del prodotto.

In breve: ci deve essere tutto quello che è necessario e non ci deve essere niente di più rispetto a quello che è necessario.

Allo stesso modo, quando scriviamo un testo, dobbiamo valutare sempre se una parola ci va o se è quella più appropriata e se manca qualcosa.

La risposta non può mai essere univoca ma occorre vedere di volta in volta tenendo conto di molti fattori: il contesto, il numero di parole minimo richiesto, il tono di voce, lo stile, il ritmo, la chiarezza, il target, tipo di lingua, il registro.


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