Seo, leggibilità, user experience e altre cose per chi deve scrivere per un sito o per un blog aziendale.
Scrivere per un sito ha le sue regole. Una di queste è sapere quando ignorare la tecnologia e concentrarsi sui lettori, pur tenendo conto di aspetti come la Seo.
Se siete arrivati su questa pagine, se state leggendo questo testo, significa che un po’ ho lavorato bene.
Non importa come e perché lo abbiate fatto, l’importante è che siate qua.
UNA LAVORO SIMILE AL COPYWRITER? IL CIABATTINO
Si può trovare un sito perché il copywriter ha lavorato bene con le parole chiave e con il SEO. O meglio, vuol dire che ha messo quelle keywords che hanno fatto sì che qualcuno abbia cliccato e abbia aperto.
Fortuna? Non direi. Bisogna saper utilizzare alcuni strumenti come dei plug-in ideati apposta e alcuni siti come Google-Trends e saper analizzare altri fattori, trovando un equilibrio.
Però è anche vero che per un copywriter è difficile trovare le parole-chiave giuste: quelle che si adattano a questa professione non sono molte e sono tutte congestionate.
Inoltre, molti copywriter sono come i ciabattini, che vanno con le scarpe rotte. Nel senso che spesso ci occupiamo più dei testi dei siti dei nostri clienti e trascuriamo quelli del nostro sito. Ammetto di essere tra questi.
SCRIVERE PER UN SITO WEB: CHE COSA FARE E CHE COSA NON FARE
Scrivere per un post per un sito o per un blog non è come scrivere un articolo per un giornale o un racconto o un romanzo.
Non lo è dal punto non tanto dal punto di vista della lunghezza, quanto dal punto di vista della grafica e degli spazi. Blocchi troppo fitti non sono belli da vedere. Meglio dei microparagrafetti come quelli di questo articoli.
Alcuni copywriter preferiscono scrivere paragrafi più lunghi, con grassetti e una spaziatura maggiore tra una riga e l’altra. Scelte. L’importante è non stancare l’occhio del lettore.
Alcuni plug-in dicono che paragrafi di più di 150 parole sono difficili da leggere. ma non è sempre facile esaurire un argomento in 150 parole. Ma non è solo questo: credo che abbiate la capacità di reggere paragrafi con più 150 parole. In ogni caso, con il sistema che ho adottato, il problema si risolve.
Un altro fattore molto importante è che il fruitore deve capire subito di che cosa si sta parlando. Probabilmente, se un libro come I Promessi Sposi fosse stato un sito avrebbe avuto una frequenza di rimbalzo molto alta o sarebbe stato scambiato per un sito di turismo.
Si scrive per raggiungere uno scopo. Qual è il fine dell’articolo o della pagina? È una landing-page? Si vuole fare solo una descrizione? Ecco, lo stile di scrittura varierà a seconda delle esigenze.
Si scrive per chi legge, ma pensando ai motori di ricerca. Le parole chiave devono essere dosate bene nell’articolo.
Una cosa cui molti clienti tengono è la call to action, un invito al lettore a fare qualcosa, solitamente cliccare su un tasto che rimanda a un’altra pagina o a un format. Gli si può chiedere di mandare un messaggio per avere più informazioni o un preventivo, di lasciare i suoi dati, di telefonare o di comprare.
Infine, si deve fare un controllo dei refusi, degli errori, della punteggiatura e degli spazi. È sempre opportuno fare un controllo, a prescindere dal seo. Bisogna farlo utilizzando gli strumenti che ci mette a disposizione la tecnologia e bisogna saperli utilizzare, anche ignorando i loro suggerimenti se serve.
Altri modi di portare visitatori a un sito
- I Social;
- Strumenti analogici cartacei;
- E-mail marketing;
- Sms marketing;
- T-shirt e altri capi d’abbigliamento;
- Gadget
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